venerdì 29 maggio 2020

Giotto_il bacio di Giuda

Bacio di Giuda (Giotto) - Wikipedia




Giuda e il suo tradimento: ma il disegno di salvezza si sarebbe ...



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14 commenti:

  1. Il bacio di Giuda è un affresco molto noto presente nella cappella degli Scrovegni, fa parte delle “Storie di Cristo” e rappresenta, quindi, una delle scene della vita di Gesù, più precisamente il momento del tradimento di Giuda. La scena, ambientata all’aperto, mostra una folla agitata, arrabbiata e turbolenta che attesta la drammaticità di cui Giotto imprime le proprie opere. Al centro Giuda si protende a baciare Gesù cosicché le guardie possano riconoscerlo e arrestarlo. Vediamo infatti nella parte destra del dipinto i soldati apprestarsi a catturarlo, mentre nella parte sinistra abbiamo gli apostoli che si ribellano, che vogliono liberarlo. In particolar modo possiamo notare Pietro che taglia con un coltello l’orecchio a Malco, servitore del Sommo Sacerdote. Non abbiamo un paesaggio che fa da sfondo, ma solo un cielo blu animato da lance, bastoni, torce, tutti oggetti quotidianamente utilizzati a quei tempi, che la folla staglia violentemente in cielo, altro fattore che attesta drammaticità.
    Nonostante la folla turbolenta intorno, i due protagonisti al centro sono facilmente individuabili, sia grazie alle linee calcate che Giotto utilizza per mettere in primo piano i due personaggi, sia per la veste di colore giallo accesso che indossa Giuda, con la quale abbraccia Gesù, così da far sembrare i due personaggi un unico blocco. Nel mentre Gesù non reagisce, si limita a guardarlo con sguardo fulmineo, di rimprovero, tanto che Giuda, con le labbra protese, sembra esitare prima di baciarlo. Inoltre il personaggio traditore, in questa scena viene privato della sua aureola.
    Caratteristica costante in tutte le opere di Giotto è la rappresentazione realistica delle scene e in quest’opera gli elementi che lo attestano sono le persone dipinte di spalle, con il capo velato o incappucciato, elementi che oltre a rendere la scena più realistica, servono anche a coinvolgere maggiormente lo spettatore nell’azione dell’opera.

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  2. Il bacio di Giuda è un affresco presente nella cappella degli Scrovegni, rappresentante una scena della vita di Gesù, ovvero il bacio di Giuda, quindi il suo tradimento. Nell'affresco è presente una folla arrabbiata, che esprime drammaticità. al centro vi è Giuda raffigurato nell'atto di baciare Gesù, in modo da dare il via libera alle guardie e possano arrestarlo. si vedono infatti gli apostoli che si ribellano per liberare Gesù, nella parte sinistra e le guardie nella parte destra. si può notare, infatti, Pietro tagliare l'orecchio a Malco. Nello sfondo abbiamo un cielo blu, animato dagli oggetti quotidiani di quel tempo (torce, bastoni etc...). I due protagonisti sono ben visibili al centro, nonostante siano accerchiati dalla folla. Questo perché, Giuda indossa un abito di color giallo acceso, e le linee utilizzate da Giotto sono ben definite. Giuda sta abbracciando Gesù, e questo crea l'impressione che i due si trovino in un unico blocco. Giuda non porta l'aureola e Gesù reagisce al bacio rivolgendogli uno sguardo di rimprovero. L'elemento caratteristico di Giotto che si ritrova anche in questo affresco, nelle persone di spalle dal capo velato, è la realisticità.

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  3. Il Bacio di Giuda è uno degli affreschi più noti del ciclo della Cappella degli Scrovegni all’interno delle Storie della Passione di Gesù. La composizione, basata su un intreccio di linee oblique con inclinazioni diverse, rende l'idea della confusione dovuta all'arresto di Cristo e della conseguente rissa tra soldati e apostoli. Le figure si muovono con assoluta libertà, girano perfino di spalle, perché accentuano la nostra percezione dello spazio dipinto e soprattutto aiutano a proiettarci “dentro” la scena, come se fossimo parte di essa. È qui che il pittore fiorentino giunge alla piena maturità, con un disegno più fluido e morbido e una visione prospettica più definita e razionale e manifesta maggiormente la propria attenzione al particolare. In alto, sopra la massa compatta e rissosa di apostoli e soldati, si agita una selva di bastoni, lance e torce. Le figure sono sorprese nelle più intime espressioni, che si rivelano sui loro volti, così caratterizzati da sembrare dei veri e propri ritratti. In quest’opera c’è un forte contrasto tra i colori caldi e freddi, e nel caos della lotta è forte l’immagine di Gesù al centro che si limita a guardare Giuda, che lo avvolge con il suo mantello giallo (un colore questo che a partire dal Duecento era sinonimo di decadimento e di tradimento), nel bacio traditore. L’innovazione straordinaria di Giotto sta nel presentare i due di profilo, piuttosto che di fronte o di tre quarti come indicava la tradizione iconografica.

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  4. Il Bacio di Giuda é uno degli affreschi più noti situati nella Cappella degli Scrovegni. É rappresentata una scena della vita di Gesù, ossia il Bacio di Giuda, segno di tradimento. La composizione é basata su un intreccio di linee oblique con inclinazioni diverse. É presente una folla adirata(espressione di drammaticitá),mentre Giuda da il bacio cosicché venga dato il via libera per poterlo arrestare. Si vedono anche gli apostoli che cercano di far liberare Gesù ribellandosi. Si puó notare anche Pietro tagliare l'orecchio a Malco.I due protagonisti vengono messi al centro, nonostante siano accerchiati dalla folla.Giuda indossa un abito giallo e le linee vengono rappresentate da Giotto ben definite. Giuda sta abbranciando Gesù, in modo che si possa intendere che i due facciano parte di un unico blocco.Gesù reagisce al bacio con uno sguardo di rimprovero e Giuda non porta l'aureola. Le figure sono sorprese nelle più intime espressioni che vengono paragonati a dei veri e propri ritratti. L'elemento caratteristico che Giotto utilizza in questo affresco é la realisticità.

    Giulia Faggio

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  5. Il Bacio di Giuda è un affresco di Giotto, databile al 1303-1305 circa e fa parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova. La scena è ambientata all'aperto. Nonostante la partecipazione di numerosi personaggi, il nucleo centrale è perfettamente individuabile grazie all'ampia campitura di colore giallo della veste di Giuda, che si sporge in avanti per baciare Gesù (si trovano entrambi al centro dell’opera) in modo da permettere alle guardie di riconoscerlo e catturarlo. Mentre tutti intorno si agitano, Gesù non reagisce ,non dice nulla, resta immobile. Si limita a guardare Giuda, che lo avvolge con il suo mantello nell’abbraccio traditore. Anzi, lo fulmina con lo sguardo, tanto che Giuda esita a baciarlo, resta come bloccato, con le labbra protese, in una smorfia che lo rende goffo. In tutto ciò sulla sinistra vediamo Pietro mettere mano al coltello e tagliare un orecchio a Malco, servo del Sommo Sacerdote, che nemmeno si è accorto di quanto sta accadendo.

    Maria Francesca Iorio

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  6. È una delle scene corali più famose dì Giotto nella cappella degli Scrovegni.
    Il posto centrale è occupato dall’immagine del bacio, mentre tutto intorno si agitano Gesù non reagisce, resta immobile; si limita a guardare Giuda che lo avvolge con il suo mantello nell’abbraccio traditore. Anzi lo fulmina con lo sguardo, tanto che Giuda esita a baciarlo.
    -Laura Stalteri

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  7. Il Bacio di Giuda è un affresco di Giotto, databile al 1303-1305 circa e facente parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova.
    La scena, una delle più note dell'intero ciclo, è ambientata all'aperto. Nonostante la cospicua partecipazione di personaggi, il nucleo centrale è perfettamente individuabile grazie all'uso delle linee di forza e dell'ampia campitura di colore giallo della veste di Giuda, che si sporge in avanti, al centro, per baciare Gesù in modo da permettere alle guardie di riconoscerlo e catturarlo. Il volto di Giuda, giovane e pacato nelle scene precedenti, è qui ormai trasfigurato in una maschera bestiale, ed ha perso definitivamente l'aureola. All'immoto e intenso contatto visivo tra Gesù e il suo traditore si contrappone l'agitazione delle turbe di armati tutto intorno, generando un effetto di violenta drammaticità.
    Sebbene l'iconografia risulti tradizionale, in questa scena Giotto ne rinnovò profondamente il contenuto, immettendovi una straordinaria tensione psicologica e drammatica.
    -Giulia Bozzarello

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  8. Il Bacio di Giuda (o Cattura di Cristo) è un affresco di Giotto, che fa parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova. È compreso nelle Storie della Passione di Gesù del registro centrale inferiore, nella parete destra guardando verso l'altare.La scena è ambientata all'aperto, il nucleo centrale è perfettamente individuabile grazie all'uso delle linee di forze
    e dell'ampia campitura di colore giallo della veste di Giuda, che si sporge in avanti, al centro, per baciare Gesù in modo da permettere alle guardie di riconoscerlo e catturarlo. Il volto di Giuda è trasfigurato in una maschera bestiale, ed ha perso definitivamente l'aureola.Il contatto visivo tra Gesù e il suo traditore si contrappone l'agitazione delle turbe di armati tutto intorno, generando un effetto di violenta drammaticità.Solo osservando un secondo momento ci si accorge delle altre scene di corredo, come quella di Pietro che taglia l'orecchio a Malco, un servitore del Sommo Sacerdote, con un coltello, afferrato per il mantello da un uomo curvo e di spalle, col capo coperto da un mantello grigio. Ben orchestrati sono i gruppi di armigeri, composti affastellando le teste (un tempo con colori metallici negli elmi, oggi anneriti) e soprattutto intuibili dal numero di lance, alabarde, bastoni e fiaccole che si levano in aria. Un po' più scandite sono le figure del gruppo di destra, tra cui si vede un uomo che suona il corno.In questa scena Giotto ne rinnovò profondamente il contenuto, immettendovi una straordinaria tensione psicologica e drammatica.
    EMILIA FIUMARA 3AL

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  9. Il bacio di giuda dell’artista Giotto, risale al 1303-1305 circa e fa parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova.
    Al centro possiamo vedere Giuda mentre bacia Gesù. Quest’ultimo non reagisce, si limita a guardare il traditore che abbraccia con il suo mantello. Dall’espressione di Gesù, emerge il suo disappunto, tant’è vero che Giuda esita a baciarlo, restando con le labbra protese. Attorno si agita la folla composta a destra dalle guardie intente ad arrestare Gesù, a sinistra dagli apostoli. In alto nel cielo azzurro, vengono agitati bastoni, lance, corni e a destra si nota una torcia a cesto. L’intento di Giotto era quello rappresentare questi elementi tipici del tempo per far conoscere come si viveva nel 300. Inoltre suggerisce all’immagine un senso di profondità . Si può notare  Pietro nell’atto di tagliare un orecchio a Malco, servo del Sommo Sacerdote, che nemmeno si è accorto di quanto sta accadendo.
    Tutte queste figure raffigurate di spalle accentuano la naturalezza e il realismo, tipici della pittura Giottesca. La scelta dei colori alternati caldi e freddi, evidenzia la solidità fisica dei personaggi.
    Alessandra Ziccarelli

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  10. Il Bacio di Giuda è un affresco di Giotto, databile al 1303-1305 circa e facente parte del ciclo della Cappella degli Scrovegni a Padova. È compreso nelle Storie della Passione di Gesù del registro centrale inferiore. La scena si svolge all'aperto e questo si capisce nonostante l’assenza di elementi architettonici o paesaggistici che possono suggerire questo aspetto. Al centro del dipinto vediamo Giuda che bacia Cristo avvolgendolo con il mantello in un abbraccio che fa delle due figure un unico blocco. Attorno ai due protagonisti immobili si agita la folla delle guardie che vogliono arrestare Gesù a destra, e degli apostoli che tentano di opporvisi sulla sinistra. Il senso della profondità spaziale è dato dall’agitarsi di fiaccole e dalle lance e corni che si stagliano contro l’azzurro del cielo. La scelta dei colori delle vesti, alternamente caldi e freddi, contribuisce ad evidenziare per reciproco contrasto la maestosità fisica delle figure. La presenza di figure velate, incappucciate o viste da dietro è una costante della pittura di Giotto che conferiscono grande realismo all’opera e coinvolgono lo spettatore che si sente quasi proiettato all’interno della scena rappresentata nel dipinto.
    -Maria Elena De Bartolo

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  11. ell’arte cristiana è chiamato Bacio di Giuda un episodio della Passione di Cristo. Giuda raggiunse Cristo nell’Orto degli Ulivi, dove il Maestro si era recato per passare la notte in preghiera, e lo baciò, rivelandone l’identità ai soldati del Sinedrio affinché lo arrestassero. La scena è ambientata all'aperto. Il nucleo centrale è perfettamente individuabile grazie all'uso delle linee di forza e dell'ampia campitura di colore giallo della veste di Giuda, che si sporge in avanti, al centro, per baciare Gesù in modo da permettere alle guardie di riconoscerlo e catturarlo. Il volto di Giuda, giovane e pacato nelle scene precedenti, è qui ormai trasfigurato in una maschera bestiale, ed ha perso definitivamente l'aureola. All'immoto e intenso contatto visivo tra Gesù e il suo traditore si contrappone l'agitazione delle turbe di armati tutto intorno, generando un effetto di violenta drammaticità. In secondo piano altre scene come quella di Pietro che taglia l'orecchio a Malco. Ben orchestrati sono i gruppi di armigeri, composti affastellando le teste e soprattutto intuibili dal numero di lance, alabarde, bastoni e fiaccole che si levano in aria. Un po' più scandite sono le figure del gruppo di destra, tra cui si vede un uomo che suona il corno. Sebbene l'iconografia risulti tradizionale, in questa scena Giotto ne rinnovò profondamente il contenuto, immettendovi una straordinaria tensione psicologica e drammatica. Il dipinto è datato 1303-1305.

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  12. Titolo dell’opera: “Il bacio di Giuda”
    Autore: Giotto
    Datazione/Periodo storico: 1303-1305
    Tecniche e materiali: affresco a tempera
    Dimensioni: 200x185 cm
    Collocazione Attuale: Padova - Cappella degli Scrovegni
    La scena è ambientata all’aperto. Nonostante la partecipazione di molti personaggi, quello principale, ovvero Giuda, al centro, si può individuare dall’ampia campitura di colore giallo della sua veste. Lui si sporge in avanti, per baciare Gesù. In tal modo le guardie riconosceranno Giuda e lo cattureranno. Il suo volto, mentre nelle altre opere è più calmo e pacato, qui è ormai trasfigurato in una maschera bestiale, ed ha perso l’aureola. All’intenso contatto visivo tra Gesù e il suo traditore si contrappone l’agitazione delle turbe di armati intorno ai due, generando un effetto di violenta drammaticità. Ben assemblati sono i gruppi di armigeri e sono molto evidenti le lance, i bastoni, le fiaccole che si levano in aria. Nel gruppo di destra è presente un uomo che suona il corno.
    I personaggi sono caratterizzati da espressioni molto particolari. Nell’opera si coglie inoltre una grande attenzione psicologica soprattutto per la precisione in cui vengono resi i loro atteggiamenti, ognuno di loro sembra vivere una particolare emozione e ha una sua gestualità e modo di reagire. Intensissimo il dialogo muto tra Gesù e Giuda: quasi a simboleggiare il raggiro, Giuda avvolge Gesù nel suo mantello e lo bacia. I due si guardano negli occhi, Gesù con un’espressione consapevole e ferma, Giuda con un’aria dubbiosa e già colpevole. In quest’opera Giotto dimostra di voler creare nella sua pittura una rappresentazione della vita reale. Grande attenzione viene posta alla scena, ai costumi, alle interazioni tra i personaggi, cercando di riportare la spontaneità e la verità di persone e situazioni viste e vissute. La storia di Cristo viene riportata nell’attualità.
    La composizione, basata sulle linee oblique con inclinazioni diverse, rende l’idea della confusione dovuta all’arresto di Cristo e della conseguente guerra tra apostoli e sgherri. Le figure si muovono con assoluta libertà. Infine il trattamento chiaroscurale dei colori delle vesti serve a dare volume ai corpi. Ma alcuni colori hanno un valore fortemente simbolico, ad esempio il giallo del mantello di Giuda simboleggia l’infamia e il tradimento.
    Francesca Canonaco.

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